Il Museo Benaki (viale Pireos 138), a 30 anni dalla morte del grande artista greco Nikos Hadjikyriakos-Ghikas (1906-1994), noto anche come Nikos Ghika, presenta fino al 16 febbraio 2025 una mostra dedicata al suo viaggio dall’Occidente all’Oriente nel 1958.

Come si legge sulla pagina web del Museo Benaki, nel 1957, Nikos Ghika riceve un invito a partecipare ad un programma internazionale di scambio educativo sponsorizzato dal governo americano. Accettando l’invito, Ghika arriva a Washington nell’aprile del 1958, da dove inizierà un viaggio di molti mesi, che segnerà una tappa fondamentale nella sua pittura. New York, Buffalo, Arizona, San Francisco, Messico, Hawaii, sono alcune delle sue destinazioni.

Realizzando il sogno di una vita, decide di tornare in Grecia attraverso l’Oriente. Quindi viaggia in Giappone, Hong Kong, Bangkok, Cambogia, diverse città dell’India e al Cairo e infine arriva ad Atene via Londra. Si tratta di un viaggio non solo letterale, ma anche metaforico.

Attraverso disegni, materiale d’archivio, oggetti e opere d’arte provenienti da queste terre lontane, il pubblico ha l’occasione di scoprire quanto Ghikas si fosse già immerso nell’arte, nel pensiero e nella religione dell’Oriente a partire dagli anni ‘30, riconoscendone le somiglianze e i legami tra Oriente e Occidente.

Infine, si tratta anche di un viaggio d’amore dell’artista e della sua musa ispiratrice, la sua futura moglie, Barbara Warner, che lo ha incontrato a New Orleans e ha condiviso con lui questa esperienza unica.

La mostra include anche un’applicazione audiovisiva interattiva con l’artista e sua moglie come personaggi centrali, che ci guidano attraverso testi e disegni in questo affascinante viaggio.

È importante segnalare che la mostra è accompagnata da una pubblicazione riccamente illustrata che è il catalogo dell’omonima mostra ospitata al Museo Benaki. La pubblicazione, che segue Ghika nel suo viaggio negli Stati Uniti  e Messico e nel suo ritorno in Grecia attraverso l’Oriente, comprende capitoli dedicati al suo rapporto con l’arte dell’Estremo Oriente, l’arte buddista e l’arte del teatro e della danza, un inserto con gli aneddoti dell’artista sul suo viaggio, insieme ad estratti delle sue lettere. La rilegatura ricorda la classica tecnica giapponese, con fili a vista sul corpo principale e rilegatura a mano sull’inserto. Il risultato complessivo crea la sensazione di una scatola ed è completato da una copertura sobria con un disegno in rilievo di Nikos Hatzikyriakos-Ghikas.

Da rileggere su Punto Grecia, sulla vita e l’opera dell’artista:

Articolo originariamente pubblicato su Panorama Griego.

Fonte per le immagini della mostra: pagina FB del Museo Benaki.

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