Nella serie “Il ciclo dei Musei”, pubblicata dalla Fondazione Caritativa Ioannis S. Latsis, un nuovo volume è aggiunto con tema « Thira Preistorica » (edizioni Olkos), scritto dall’archeologo e professore emerito all’ Università di Atene, Christos Doumas.
Il volume presenta i reperti trovati a Akrotiri, un gran numero dei quali sono esposti al Museo della Thira Preistorica a Fira. Nel libro comunque sono presentati anche gli affreschi restaurati degli edifici pubblici e i domicili privati dell’insediamento di Akrotiri che non sono esposti da nessuna parte: si tratta di una meravigliosa rappresentazione del convoglio, lunga di 4 metri, che ornamentò una casa privata, di una grande sintesi di raccogliatrici di zafferano, un’opera fatta per un edificio pubblico e della rappresentazione di un processo di iniziazione rituale di giovani fra altri.
Il volume inoltre dà informazioni sulla creazione dell’insediamento da quando fu un villaggio neolitico e poi trasformato in un primo centro urbano (3o millennio a.C.) e in una città del medio cicladico (2000-1650 a.C.) e infine alla città di Akrotiri, la sua forma più avanzata (circa 1650-1615 a.C.) e sulla fondazione del Museo della Thira Preistorica. Il 2017 si compiono 50 anni dall’inizio degli scavi a Akrotiri.
Grazie al lavoro effettuato al sito archeologico e nei laboratori di restauro sul campo, durante gli ultimi 5 decenni oggi è possibile delineare la storia dell’insediamento preistorico e del suo sviluppo progressivo e la formazione di un’immagine per il progresso della società che ci visse».
L’edizione di 323 pagine –altresì in versione inglese– è disponibile gratis per i centri di ricerca, musei, biblioteche di Università greche e straniere, quando il pubblico può goderla come libro elettronico al sito www.latsis-foundation.org
Thira è il nome antico di Santorini [si tratta del nome del residente di Sparta che fu il suo primo colonizzatore –l’isola fu chiamata nel passato anche Stroggili (=rotonda) per via della sua figura]. Santorini è il nome attribuito dai Franchi delle Crociate che facevano rifornimento presso la chiesa di Santa Irini. Oggi, in Grecia, si usano tutti i due nomi.
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