Una tomba fin oggi sconosciuta appartenente ad un guerriero che visse in Grecia 3.500 anni fa è stata portata alla luce da un team di archeologi statunitesi. Il ministero della Cultura greco annunciando la scoperta archeologica osserva che si tratta della “tomba più importante che sia stata scoperta in 65 anni” nella Grecia continentale.
La tomba del misterioso guerriero, le cui dimensioni sono di 2,4 metri di lunghezza e 1,5 metri di larghezza, è stata venuta alla luce nel sito di epoca micenea (civiltà che si sviluppò a partire dal 1600 a.C.) del Palazzo di Nestore a Pylos, nel Peloponneso, nel corso di uno scavo realizzato ad Ano Englianos presso quell’ imponente edificio costruito tra il 1300 e il 1200 a.C.. Nella bara di legno riposava evidentemente una personalità di grande prestigio.
Da notare che la tomba scavata conteneva anche un enorme tesoro di inestimabile valore, il quale accompagnava l’ antico eroe nel suo lungo viaggio nell’ aldilà. Infatti con il morto era sepolto un ricchissimo corredo composto da gioielli in oro, perle, anelli con stemmi, una spada di bronzo con l’impugnatura in oro ed avorio, vasi d’argento e pettini d’avorio.
Tuttavia, secondo gli archeologi, lo stile dei gioielli non è miceneo ma minoico, appartiene quindi alla civiltà più antica fiorita nell’isola di Creta a partire dal 2.000 a.C; e questo perché i gioielli trovati sono decorati nello stile minoico, con figure di divinità, animali e motivi floreali. Jack Davis e Sharon Stocker, archeologi dell’ Università di Cincinnati, hanno identificato finora almeno 1.400 manufatti, “oggetti la cui qualità dimostra l’ influenza dei minoici sui micenei”.
Gli archeologi sono ora impegnati a cercare l’ identità del defunto: si è ipotizzato che forse fosse un militare avendo anche il ruolo di sacerdote.
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