La morte di tre pittori embematici nell’arco di una settimana rappresenta una grave perdita per la comunità dell’arte greca.

Jiannis Kounellis era un artista internazionale, comunque non aveva studiato mai alla Scuola Superiore dell’Arte di Atene, un fatto che lo ha guidato verso l’Italia, dove ha avuto la sua prima mostra personale all’età di 24 anni alla Galleria della Tartaruga di Roma. Dall’inizio degli anni sessanta costituisce una presenza dinamica nell’arte contemporanea affermandosi come il patriarca del movimento artistico dell’Arte Povera, usando materiali come il ferro, il carbone, il fuoco, il legno, la pietra. In questo modo è riuscito di fare emergere la natura poetica originale degli oggetti e la loro profondità politica e culturale. Lui ha spesso detto che era un uomo di teatro. La sua percezione del teatro svilupperà attraverso collaborazioni dinamiche con registi di teatro e di opera come Carlo Quartucci, Theodoros Terzopoulos, Heiner Müller.

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In un’intervista al giornale To Vima, gli chiesero “cosa è per lui la Grecia” lui rispose che « è una grande attrazione. Forse anche una ferita, ma con esito positivo. In Grecia, quando ero piccolo, ho visto delle cose spaventose che non possono ispirare un giovane. La guerra,la guerra civile… La Grecia mi ha dato la paura. Io, però, sfruttai la paura. Il suo valore. La paura è come l’argilla e deve essere modellata. È l’inizio di tutte le idee produttive. Ti fa volere mutarlo e alla fine puoi produrre il nuovo. È forse gli altri hanno bisogno di questa paura mutata e anzi di qualcuno che ha sentito paura. Le immagini nere di Goya non espressano la paura mutata che diventa lingua e poi libertà ? » Sulla situazione attuale della Grecia aveva espresso amarezza per tutto il male che guardava sulla TV perchè era lontano dal suo paese.

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Ulteriori informazioni qui:

http://www.corriere.it/cultura/17_febbraio_16/morto-jannis-kounellis-la-mia-arte-poverissima-977d5e00-f48c-11e6-9cca-0c3deaabbf55.shtml?cmpid=tbd_7b7b0d1aVU_twitter

mit708 2Dimitris Mitaras, un creatore carismatico e un maestro appassionato ha conosciuto la fama e il riconoscimento ma ha avuto problemi di vista molto seri durante gli ultimi anni della sua vita, che gli hanno costato la posizione nell’Academia di Atene, qualcosa che lo ha addolorato molto. Ha studiato alla Scuola Superiore d’Arte di Atene (in cui era anche stato professore dal 1975 e rettore dal 1982 fino al 1985), a Parigi (scenografia e arredamento interno all’École Nationale des Arts Decoratifs e l’École des Arts et Métiers). All’inizio della sua carriera si è volto al realismo critico, l’uso limitato del colore e il contenuto politico.

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Di seguito, però, hanno predominato gli elementi espressionistici, l’astrazione, la libertà della linea, il colore intenso e l’uomo all’epicentro delle sue opere! Come scenografo e costumista per il teatro ha curato decine di rappresentazioni teatrali, ha lavorato come illustratore e ha fatto affreschi per edifici pubblici e privati (uno anche per la metro di Atene). Con l’aiuto del Comune di Halkida ha creato il Laboratorio d’Arte di Halkida, sotto la direzione di sua moglie. Alcune delle sue mostre hanno avuto luogo in Grecia e all’estero e il 2008 e’ eletto come membro all’Academia di Atene e honorato con la medaglia Commendatore dell’ Ordine della Fenice e con la medaglia d’oro della città di Halkida.

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valabanidis2Jannis Valavanidis era professore emerito alla Scuola Superiore d’Arte di Atene, dove aveva anche studiato pittura, incisione e arte del mosaico. All’inizio degli anni settanta ha partecipato alla creazione del gruppo “Nuovi Greci Realisti), presentando la pittura figurativa, con un contenuto sociale critico che ha funzionato come un modo di protesta contro la dittatura. L’elemento caratteristico della sua opera era il trattamento esaustivo della maniera attraverso la quale è assegnata l’immagine della sua tematica, sia con l’uso di documenti fotografici, che con l’osservazione diretta del modello.

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La tematica della sua pittura si svolge dagli anni ottanta fino ad oggi (si tratta di strumenti, montagne, volti, spazi, luoghi). Aveva presentato le sue opere in mostre personali e di gruppo, tanto in Grecia che all’estero e faceva parte di gruppi artistici come il Gruppo per la Comunicazione e l’Educazione all’Arte e il Collegamento d’Arte Moderna. Ha fatto inoltre l’illustrazione dei libri e ha scritto su riviste e giornali. Il 2005 era l’anno di una mostra sua rettrospettiva al Museo Frisiras. In un segno di lutto, La Scuola Superiore d’Arte di Atene rimase chiusa lunedi, 20 febbraio, giorno del suo funerale.

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