Quando un collezionista ottiene la più grande collezione di oggetti d’arte greci,
 la collezione cessa di appartenergli
e appartiene a tutti
Paul Canellopoulos
 
Oggi andiamo a scoprire un po’ di più su un museo di Atene che non figura tra i più conosciuti della capitale greca; si tratta del Museo Paul e Alexandra Canellopoulos che è stato creato proprio per ospitare l’inestimabile, fino ad allora, collezione della coppia di collezionisti, con oltre 7.000 opere d’arte che datano dalla preistoria ai tempi recenti; una collezione che evidenzia la continuità storica e culturale della civiltà greca. 
 
 
Con la creazione del Museo Paul e Alexandra Canellopoulos nel 1976, la più ricca collezione privata di arte greca antica del mondo diventa un bene pubblico e viene allestito nella dimora neoclassica, che in precedenza era la casa della famiglia Michaleas, concessa dal Ministero della Cultura e dello Sport greco. Situato sul versante nord dell’Acropoli, nel quartiere Anafiotika di Plaka, il Museo apre le sue porte al pubblico nel luglio del 1976 e da allora riceve visitatori da tutto il mondo in un luogo accogliente sotto la “roccia sacra”, nel quale si dispiega la storia dell’arte greca attraverso i secoli.
Dopo ventotto anni di attività e dopo la scomparsa di Paul Canellopoulos, Alexandra Canellopoulos decide di finanziare l’ampliamento e l’ammodernamento dell’edificio in modo che gli oggetti d’arte siano meglio esposti nelle sale e che sia raggiunto l’obiettivo principale della creazione del Museo: cioè, la comprensione dell’arte greca nella sua evoluzione e diversità secondo il periodo e la parte geografica in cui è stata creata.
 
La collezione permanente del Museo si articola in due sezioni principali: Arte antica, e Arte bizantina e post-bizantina.
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Per quanto riguarda l’Arte antica, la ricca collezione del Museo comprende opere d’arte che vanno dal Neolitico- tardo Neolitico (6.000–3.000 a.C.) al periodo tardo romano. Nella collezione ci sono opere di periodi come la Civiltà Cicladica, la Civiltà Minoica, il cui nome è dovuto al leggendario re mitologico Minosse e si riferisce alla civiltà che si è sviluppata sull’isola di Creta. Inoltre, la collezione comprende opere della Civiltà Micenea, che aveva come centro geografico la città di Micene, nel Peloponneso, nonché una grande varietà di oggetti d’arte cipriota e, naturalmente, pezzi d’arte del periodo geometrico e ceramiche di Età Arcaica, bicchieri a figure nere e rosse, esempi rappresentativi di coroplastica dei periodi arcaico, classico ed ellenistico, ritratti funerari di El Fayum ecc.
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Per quanto riguarda l’Αrte dei tempi bizantino e post-bizantino, la collezione del Museo, che è stata avviata con due icone bizantine, ora comprende icone di vari periodi, dall’età precedente alla caduta di Costantinopoli alla più recente “Scuola di Creta” e alla “Scuola delle Isole Ioniche”.
 
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Inoltre, dal 2015, la mostra intitolata “Alla scoperta del teatro greco antico” è un’altra ragione per cui il Museo Paul e Alexandra Canellopoulos affascina i suoi piccoli amici; è un’iniziativa con l’obiettivo di avvicinare il pubblico dei bambini e ragazzini  al teatro dell’antica Grecia in modo fascinoso grazie ad applicazioni interattive, documenti audio e video educativi, stampi per oggetti antichi, repliche di strumenti musicali di quei tempi e ricco materiale fotografico.
 
 
 
Testo originale in spagnolo via Panorama Griego.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
[A.K.]

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