L’Economia Blu sta mostrando segni di prosperità e la Grecia ne fa parte. Il termine “Blue Economy” comprende tutte le attività economiche relative agli oceani, ai mari e alle aree costiere, come ad esempio la pesca, le biotecnologie marine, il turismo e il trasporto marittimo, etc. Questi settori sono in costante crescita con un giro d’affari di 566 miliardi di euro, secondo come mostrano i dati del Rapporto Economico Annuale sull’Economia Blu dell’UE. La Grecia è tra le prime cinque economie blu maggiormente sviluppate d’Europa e le attività dei settori blu contribuiscono notevolmente al suo PIL e all’aumento del tasso di occupazione, nonostante la recessione economica degli anni precedenti.
Elaborato congiuntamente dal Centro comune di ricerca della Commissione europea e dalla Direzione Generale della Commissione per gli affari marittimi e la pesca (DG MARE), questo è il primo rapporto focalizzato sull’argomento. Il rapporto presenta lo stato attuale ma anche le tendenze recenti nei sei settori dell’economia blu nei diversi Stati membri dell’UE, mettendo in rilievo il potenziale di nuove opportunità ed i possibili vantaggi competitivi per uno sviluppo sostenibile con riguardo a settori come la pesca, la costruzione navale e il turismo, nonché le industrie emergenti, tra cui l’energia oceanica e la biotecnologia marina.
Secondo il rapporto, l’Economia Blu in Europa ha un giro d’affari di 566 miliardi di euro con un valore aggiunto di 174 miliardi di euro e genera quasi 3.5 milioni di posti di lavoro. In questo quadro, la Grecia insieme all’Italia, al Regno Unito e alla Spagna sono i Paesi europei con le economie blu maggiormente sviluppate. A livello nazionale, il contributo dell’economia blu al PIL nazionale supera la media UE in diversi Stati membri, tra cui la Grecia, dove il contributo del settore per l’anno 2016 è stato equivalente al 4,7% del valore aggiunto lordo (VAL) del Paese.
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Nel caso greco, l’Economia Blu impiega oltre 333.500 persone e genera circa 7.2 miliardi di euro in VAL ed è principalmente dominata dal settore del turismo costiero, che rappresenta il 76% del totale dei posti di lavoro legati all’economia blu (secondo i dati per l’anno 2016), e dal trasporto marittimo. In generale, osservando l’evoluzione dei dati, si constata che l’Economia Blu ha avuto un significativo impatto positivo sul PIL e sull’occupazione della Grecia. Mentre il PIL nazionale è fortemente calato (28,5%) tra il 2009 e il 2016, il valore aggiunto lordo (VAL) dell’Economia Blu è aumentato (21%). Inoltre, il contributo dell’Economia Blu al PIL nazionale ha raggiunto il 4,7% nel 2016, che è un aumento del 70% rispetto al 2009, quando si attestava al 2,8%.
Si può CLICCARE QUI per consultare il 1° Rapporto Economico Annuale sull’Economia Blu in Europa (testo completo in inglese disponibile in formato PDF).
 
(A.K.)

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