“Il bacio” (2019), un’opera profondamente antropocentrica – creata dall’artista greco riconosciuto a livello internazionale, Ilias Papailiakis – è stata recentemente trasformata in un murale di un’altezza di 22 metri per enfatizzare il valore del contatto umano, specialmente in periodi di isolamento. L’opera d’arte – che adorna il muro di un condominio nel cuore del quartiere di Metaxourgio – è la prima di una serie di opere su larga scala curata da Christopher Marinos, storico dell’arte presso il Dipartimento di Cultura della città di Atene. In particolare, fa parte del progetto “OnAthens”, commissionato e prodotto dalla Fondazione Onassis in collaborazione con l’Organizzazione per la Cultura, lo Sport e la Gioventù del Comune di Atene (OPANDA).

“L’opera esprime un momento specifico e unico tra due persone. Amore, desiderio, tenerezza, vicinanza e consapevolezza dell’altro sono alcuni dei temi a cui fanno eco queste poche righe. Esporre l’opera in un luogo pubblico è un modo di favorire il dialogo in una città fatta per incontrarsi e stare con l’altro. Una città che emoziona”, afferma Ilias Papailiakis.

In questo modo, “Il bacio” sta entrando nell’affascinante mondo della scena della street art del paese, una delle più vivaci al mondo! In effetti, il movimento artistico dei graffiti è sempre esistito in Grecia: anche la parola “graffiti” deriva dalla parola greca “γραφή”, che significa “scrivere”. Iscrizioni e messaggi erano stati incisi e incorporati negli edifici per secoli come un’antica arte di comunicazione.

Sebbene la parola “graffiti” avesse una volta una connotazione negativa, negli ultimi decenni molte città si sono aperte all’idea dell’ arte urbana, adottandola come forma di espressione aperta che riflette le preoccupazioni sociali e politiche in un mondo che sta cambiando. Proprio come il famoso artista di strada greco INO, una volta disse in un’intervista al New York Times: “Se vuoi conoscere una città, guarda le sue mura”.

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La Grecia sta anche godendo di una nuova esplosione di energia creativa negli ultimi anni, diventando la patria di artisti di strada locali e internazionali. Atene, in particolare, è considerata “una mecca contemporanea per la street art in Europa”! Eppure, c’è qualcosa nella città di Atene che proietta la sua arte urbana sotto una luce diversa da quella di Londra o di New York. È l’ineluttabile presenza dell’antichità: solo ad Atene si ha la giustapposizione di un’estetica urbana antichissima con opere d’arte all’aperto.

A differenza di altre città, l’arte urbana nella capitale greca è abbastanza diffusa in centro, specialmente nei quartieri di Exarchia, Psyrri, Anafiotika, Gazi e Metaxourgio, dove i muri vengono trasformati in opere d’arte da creatori di talento.

Tsaskonas hands

Una menzione particolare merita l’organizzazione UrbanAct, che collabora dal 1998 con istituzioni pubbliche e private in Grecia e all’estero con l’obiettivo di promuovere l’arte e le tecniche murali (street art, ecc.), intervenendo principalmente in Spazi pubblici. UrbanAct è infatti dietro a molte delle opere più corpose, come i “Murales sugli edifici scolastici”, i progetti “Colori negli ospedali”, il rifugio Socrate per animali randagi nel comune di Atene, nonché il progetto di ” Fisixe Vardaris” a Salonicco, che rende omaggio alla comunità ebraica della città.

Da non dimenticare l’organizzazione di festival come ‘’l’Athens Street Art Festival’ e ‘’Petit Paris’’ che contribuiscono alla scena dei graffiti del paese, mentre sono in corso vari altri progetti interessanti, come “The Street Art Project“, sotto gli auspici del Centro greco per lostudio del crimine (CSC), con l’obiettivo di svolgere attività scientifica, di ricerca e didattica relativa agli interventi artistici nello spazio pubblico.

Sonke Alekos Skoutariotis

 

Testo in inglese via Greek News Agenda e in spagnolo via Panorama Griego