Mistrà
 
 
La storia della fortezza di Mistrà sul monte Taigeto, a pochi chilometri di distanza a ovest dell’odierna Sparta in Laconia, è legata alla 4a crociata (1204). Nel 1249 Guglielmo II di Villehardouin fece costruire una fortezza sulla ripida collina di Mistrà, al fine di consolidare il suo dominio nella Morea, che però non era destinato a durare a lungo. Dieci anni dopo, Guglielmo II fu catturato dalle truppe bizantine e costretto a consegnare loro la fortezza di Mistrà.
 
Le aree ancora bizantine intorno al castello furono finalmente unite nel 1348-1349 per formare il Despotato di Morea (detto anche di Mistrà) e furono governate da principi imperiali di Bisanzio. Costantino Paleologo fu incoronato l’ultimo imperatore bizantino a Mistrà. Il “Palazzo del Despota” di Mistrà era il più grande edificio rappresentativo bizantino al di fuori di Costantinopoli.
 
Nel 1460 Mistrà fu conquistata dagli Ottomani. Durante questo periodo storico, si trasformò in uno dei più importanti centri commerciali della seta nel Mediterraneo. Con la fondazione della moderna città di Sparta da parte del re Ottone nel 1834, gli abitanti di Mistrà iniziarono a trasferirsi nella nuova città.
 
Definita un’epoca la “meraviglia della Morea”, la città di Mistrà fu nel 1989 dichiarata patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO e costituisce oggi la città-castello bizantina meglio conservata della Grecia.
 
Mesta
 
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Mesta, la borgata medievale meglio conservata di tutti i villaggi del mastice sull’isola di Chio, si trova in una piccola valletta nel sud dell’isola. Mesta è oggi classificata come monumento storico, poiché la sua elaborata architettura risale al periodo bizantino. Le piccole case in pietra sono costruite una vicina all’altra e formano un possente muro di protezione che costituisce il confine esterno dell’insediamento. Per questo le case non avevano finestre nelle pareti interne. Il villaggio ha la forma di un pentagono, mentre molte sue strade formano un vero labirinto! I genovesi migliorarono la fortificazione del borgo, spesso razziato dai pirati.
 
Molyvos
 
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Il castello di Molyvos è il secondo castello più grande e più importante di Lesbo. La sua forma attuale è in gran parte opera dei Gattilusi. Molte aggiunte e riparazioni hanno seguito durante il dominio ottomano.
 
Sul colle del castello si troverebbe l’acropoli della città antica almeno dal 5° sec. a.C i cui resti sono stati ritrovati sotto due torri.
 
L’isola fu liberata nel 1912, ma il conseguente disastro in Asia Minore l’ha spogliata dello spazio vitale e ha portato alla scomparsa del porto di Molyvos. Il castello è stato riparato e mantenuto. Oggi è il monumento più importante da visitare ed è concesso alla comunità di Mithymna per l’organizzazione di eventi culturali.
 
Ioannina
 
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La fortezza d’Ioannina, parte fortificata della città, si trova sulla cima di una roccia, protesa verso il lago Pamvotis. La fortezza nella sua forma attuale risale in gran parte dalla ricostruzione sotto Ali Pasha nel tardo periodo ottomano, con molti elementi dell’ antica fortezza bizantina.
 
La città fu fondata nel 6o secolo d.C. dall’imperatore bizantino Giustiniano e fiorì dopo la Quarta Crociata quando molte ricche famiglie bizantine fuggirono lì. La città si arrese all’Impero Ottomano nel 1430. Tra il 1430 e il 1868 la città fu il centro amministrativo dei Paschalik di Yanina. La figura più famosa dell’epoca era Ali Pasha.
 
Nafpaktos
 
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Il Castello si trova in cima alla collina che domina la città ad un’altitudine di circa 200 metri. Questa collina ha la forma di una piramide. Le maestose fortificazioni di Nafpaktos sono dovute alle successive fasi di costruzione (dall’antichità al dominio ottomano), e nonostante la distruzione e i danni che abbiano subito, sono tra gli esempi più importanti e meglio conservati di architettura fortificata in Grecia.
 
L’ingresso al Golfo di Nafpaktos è stato il campo di battaglia di una delle più importanti controversie marittime della storia. La battaglia navale di Lepanto (1571) rappresenta il momento in cui la potenza navale dell’Impero Ottomano fu quasi completamente distrutta dalle forze armate europee unite.
 
Le mura originarie della fortezza risalgono all’antichità e ne sono ancora visibili i resti sul lato ovest del castello. La forma attuale e i suoi livelli risalgono al dominio veneziano.
 
Il castello proteggeva gli abitanti di Nafpaktos durante le guerre ed era unico per le sue cinque mura difensive.
 
Astypalea
 
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Il Castello Veneziano di Astipalea, detto anche Castello Veneziano dei Querini, domina dall’alto della collina la magnifica Chora (capitale) dell’isola. È costituito da pietre piuttosto scure che si stagliano chiaramente dalle case imbiancate intorno alla fortezza.
 
La storia del castello è legata alla lotta di potere tra i dominatori veneziani, bizantini e ottomani. Fu fondatο dal funzionario veneziano del Ducato di Naxos, Giovanni Querini, nel 1413, in un’epoca in cui l’isola era stata devastata da una serie di incursioni piratesche.
 
I veneziani governarono dal castello per oltre 300 anni, ed ogni sovrano apportava varie modifiche alla struttura. Ognuno di loro ha lasciato stemmi di pietra con il proprio stemma di famiglia. Il castello di Astipalea è stato parzialmente ricostruito dopo il terremoto del 1956.
 
 
 
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