Il progetto europeo dal nome Demokleos tratta il problema del cosiddetto ‘deficit democratico’ e cerca di rafforzare la coscienza democratica e la responsibilità collettiva dei giovani attraverso un approccio olistico dell’educazione. Il progetto, realizzato in Grecia dalla Direzione dell’istruzione secondaria del Pireo con la collaborazione del centro di ricerca dell’ Università del Pireo, fa parte del programma Erasmus che mira alla coordinazione dei paesi per una democrazia partecipativa. Si tratta di sei paesi che fanno parte di questo progetto come soci ufficiali: Grecia, Cipro, Germania, Turchia, Finlandia e Portogallo. Partecipano come soci di scuola, anche l’ Ucraina, la Georgia e la Russia.

Il direttore della Direzione dell’istruzione secondaria del Pireo, Nikos Moumouris, che venerdi 12 febbraio, ha presentato il progetto, ha invocato la necessità dello sviluppo dei riflessi democratici, sopratutto per quel che riguarda i giovani, come la sola risposta ai ‘deficit’ che affronta la società europea, nel periodo attuale della crisi sistemica. Si potrebbe sostenere che Il progetto Demokleos è la prova della resistenza e di lotta per una società civile e un’ educazione democratica contro il fanatismo, il razzismo e la discriminazione.

Dalla sua parte, Konstantina Spiliotopoulou, coordinatrice generale del programma, ha parlato della crisi della democrazia, del rafforzamento dei partiti xenofobi e dell’estrema destra in Europa, dell’ aflusso dei profughi, ponendo la problematica dell’indifferenza dei giovani riguardo alla politica.

La maggioranza dei partecipanti ha sottolineato che la democrazia è un’ obiettivo quotidiano, una sfida e che si può e si deve promuovere fra i giovani, con ogni mezzo del sistema educativo contemporaneo attraverso l’organizzazione di conferenze, la proiezione di film antirazzisti, e sopratutto con l’ uso delle tecnologie moderne e l’informatica nel settore della communicazione per una democrazia partecipativa.

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