Kos: una perla dell’Egeo, l’isola dove nacque Ippocrate, il medico più importante dell’antica Grecia e padre della medicina moderna. E’ la terza isola più grande del Dodecaneso e meta di villeggiatura particolarmente apprezzata dai viaggiatori di tutto il mondo; un luogo particolarmente accogliente con un passato ricchissimo.
L’intera isola dove nacque e visse Ippocrate si presenta come un museo a cielo aperto, con monumenti antichi e medievali sparsi in ogni angolo. Ha molti siti e monumenti archeologici, oltre a imponenti edifici del periodo italiano, che vale la pena visitare per conoscerne la ricca storia.

Kos è stata abitata fin dal periodo neolitico (V-IV millennio aC) ed è stata influenzata da molte culture nel corso dei secoli.
Nella città di Kos, così come nei villaggi e negli insediamenti minori, incontriamo molti monumenti interessanti che testimoniano la lunga storia dell’isola.
Il nome Kos sembrerebbe derivare da “Koos”, figlia del mitologico re Meropa.

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La sua diversità architettonica è impressionante, poiché accanto agli edifici italiani in stile coloniale (Ufficio Informazioni Comunali, Ufficio del Governatore, Centro culturale, cinema “Orfeas”, ecc.) ci sono basse case bianche, moschee musulmane, ed edifici pubblici antichi restaurati. Inoltre, un’ampia rete di piste ciclabili consente a residenti e visitatori di percorrere il centro in bicicletta.

Un momento decisivo nella storia architettonica contemporanea di Kos fu il devastante terremoto del 1933, che portò alla ricostruzione di gran parte dell’isola da parte dei suoi occupanti, gli italiani.

Secondo il modello urbanistico italiano, la città di Kos è stata suddivisa in tre distinte zone residenziali in base allo stato economico/sociale della popolazione. Così, il settore settentrionale della città era progettato per i residenti meno abbienti e conteneva case più piccole, i quartieri centrali erano riservati ai ceti medi con case a due piani e negozi, mentre nel settore orientale della città sono stati costruiti ampi palazzi.

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Gastronomia

La dieta mediterranea con materie prime di ottima qualitá costituiscono la cucina locale dell’isola. Olio, erbe aromatiche, vino, yogurt e formaggi, ma soprattutto il miele sono alla base della sua cucina. La ricca flora del luogo, con alberi e cespugli, ricchi di aromi e sostanze nutritive favoriscono la creazione dello speciale miele di Kos, ricco di gusto e incomparabile nell’aroma. Tuttavia, oltre al miele, Kos produce ottimo vino, con carattere diverso a seconda della terra dove si coltiva l’uva, ma anche formaggio; il più famoso è il “formaggio di Possa”, formaggio di capra conservato nel vino rosso. Altri prodotti e piatti tradizionali dell’isola sono il pomodoro dolce al cucchiaio, le polpette di polpo, la kanelada – una gustosa tisana di Níssiros a base di cannella, molto popolare anche a Kos.

 Ippocrate considerava il miele una medicina che protegge la salute e ne raccomandava il consumo a persone sane e malate, sostenendo le proprietà benefiche che fornisce all’organismo. KOS 3 gastronomy visitgreece.gr Y.Skoulas petramarinouwinery.business.site ertnews.gr

Attrazioni

Asclepion di Ippocrate
Quattro chilometri a sud-ovest della città di Kos, su una collina verdeggiante con una vista unica, scopriamo uno dei siti archeologici più importanti della Grecia, costruito nel 4° secolo aC, dopo la morte di Ippocrate. Si tratta del famoso Asclepion che consisteva in stanze di guarigione, templi, bagni termali, ostelli, facoltà di medicina, ecc. Durante il 3° e 2° secolo a.C. l’Asclepion di Kos era il terzo più importante del mondo antico. Era il periodo in cui Ippocrate, medico di spicco e fondatore della medicina moderna, originario dell’isola, ne aveva assunto la gestione.

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Piazza di Platanos o Piazza di Loggia
Si tratta di uno dei luoghi più turistici della città, costruita nel 1786 mentre sulle sue mura si puó vedere incastonati pezzi di monumenti antichi e medievali. Qui troviamo il famoso Platanus orientalis di Ippocrate.
La leggenda narra che all’ombra del platano di Ippocrate il grande medico insegnò ai suoi studenti ed esaminò i suoi pazienti; dunque l’età dell’albero ha superato i 2.500 anni! La circonferenza del suo tronco supera i 10m ei suoi rami giganti ombreggiano l’intera piazza!

Kéfalos
E’ l’antico capoluogo, un grande e vivace borgo, sorto sul ciglio della rupe, “coronato” dal suo castello medievale. Da vedere la Casa Tradizionale di Kefalos un Museo del Folklore con reperti della vita rurale dell’isola.

Piazza Eleftherias
La Piazza Eleftherias è il centro della città moderna. È circondatada tre grandiosi edifici, patrimonio degli italiani: il mercato comunale, il circolo (sotto il dominio italiano era chiamato Palazzo del Fascismo) e il Museo Archeologico (con una collezione preistorica, sculture, oltre a pavimenti a mosaico del edifici romani dell’antica città) che fu costruito nel 1935 ed è un monumento conservato dell’era del dominio italiano. Ai margini della piazza si trova la moschea Deftendar.

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Il glorioso castello di Antimachia
Nel giugno del 1457, solo 15 cavalieri con l’aiuto di 200 locali resistettero con forza per ventitre giorni e costrinsero 16.000 turchi a rompere l’assedio! Questo è stato l’evento più importante nella storia del castello di Antimachia, costruito nel XIV secolo dai Cavalieri di San Giovanni.

Sorgenti termali ai margini dell’Egeo
Solo Kos di tutto il Dodecaneso possiede tre tipi di sorgenti termali minerali: calde, ipotermiche e fredde. Esistono ad Aghios Fokas, Pisso Thermes, Kokkinonero, Vulcani.

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La foresta di Plaka e le spiagge infinite
Piantata dagli italiani negli anni ’40, la foresta di Plaka vicino ad Antimachia divenne rifugio di pavoni e altre specie di uccelli.
Quasi tutte le spiagge di Kos raggiungono un chilometro di lunghezza; tra esse, la spiaggia di Kardamena, con il suo meraviglioso paesaggio e le sue profonde acque blu, le impressionanti Mastichari, Tigaki, Marmari, Chrissí Akti, Kefalos, Paradisos.

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Fonti

P.K.